giovedì 11 marzo 2010

Rilanciamo l'immagine di Fondi
puntiamo su De Santis, De Libero e Purificato

L'immagine di Fondi è stata fortemente compromessa dall'ultima amministrazione comunale. In ogni parte d'Italia si associa il nome della città alla mafia, alla camorra e alla n'drangheta. Ma non tutto è perduto. È possibile rilanciare l'immagine della città puntando sulle sue grandi radici culturali e sui suoi cittadini che hanno fatto la storia della cultura italiana. Come Giuseppe De Santis, Domenico Purificato e Libero De Libero. Personalità di grandissimo valore che hanno dato lustro a Fondi, e che ancora possono dare tanto alla città.

De Santis è uno dei padri del Neorealismo, è stato due volte candidato agli Oscar, e ha vinto un Leone d’Oro a Venezia. Libero de Libero è stato un grande poeta e critico, e ha collaborato con Ungaretti e i poeti dell’ermetismo. Domenico Purificato rappresenta un punto fermo nella storia della pittura italiana, ha diretto l’Accademia di Brera a Milano, e i suoi quadri sono esposti nei più importanti musei del mondo.

Puntando su questi tre nomi si può rilanciare il nome di Fondi e ricostruirne una nuova proposta culturale. Nel nome di De Santis riapriremo i legami della città con il cinema, facendolo diventare un mezzo di promozione culturale e turistica, e quindi una leva occupazionale: per questo mi impegno incentivare - in collaborazione con le Film Commission della Regione e della Provincia - chi vuole girare lungometraggi e cortometraggi a Fondi, e a indire un Festival per premiare i migliori sceneggiatori della città.

Nel nome di De Libero, mi impegno a organizzare un festival internazionale della poesia che possa per tre giorni all’anno far diventare Fondi la “capitale dei versi”. Tutti gli autori che saranno in città si impegneranno a fare lezione nelle scuole, e una sezione del festival sarà dedicata ai giovani poeti fondani.

Nel nome di Purificato mi impegno ad avviare un progetto di “residenze d’artista”, scegliendo due pittori contemporanei italiani e uno straniero, che verranno a vivere a Fondi per 6 mesi. Al termine della loro permanenza sarà organizzata una mostra con i lavori realizzati durante il periodo fondano, e ciascuno di loro donerà uno dei suoi lavori alla città.

Con questo meccanismo di promozione culturale già utilizzato nelle più grandi città del mondo, si creerà in pochi anni un patrimonio di opere che potrà costituire la prima pietra di una sezione contemporanea del museo di Fondi. Quello che soprattutto dovrà ospitare le sezioni permanenti dedicate a De Santis, De Libero e Purificato.

Così, tra l'altro, si potrà indirizzare l'economia del territorio verso un turismo culturale. E cominciare a rendere Fondi meno “Mof-centrica”. Insomma, non eventi culturali che siano solo delle vetrine, ma una decisa virata turistico-culturale in grado di portare anche sviluppo e lavoro.

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