giovedì 4 marzo 2010

Davide Sfragano intervista se stesso.

Di interviste concordate ce ne sono tante, almeno io lo dico prima...

«Tante idee nessun padrino». Ora che il suo comitato elettorale virtuale ha deciso lo slogan, parte ufficialmente la campagna per le amministrative di Davide Sfragano, candidato alla carica di consigliere comunale a Fondi come indipendente nella lista di Sinistra ecologia e libertà.
Trentasette anni, giornalista, dopo varie esperienze in testate nazionali (Unità, vivacity.it. Omniroma, Carta, ilsalvagente.it), Sfragano ha deciso di impegnarsi politicamente a Fondi. Come mai?
«L'emergenza democratica che vive questa città ha assunto una gravità tale contro la quale ogni cittadino di Fondi dovrebbe mobilitarsi. Ormai in tutt'Italia il nome della città è associato alla parola "mafia". E tutto questo per colpa di un gruppo di affaristi che ha svenduto Fondi alla malavita, e infangato il nome della nostra città per i prossimi decenni. In questa situazione d'emergenza non posso esimermi dal dare il mio contributo al cambiamento».
 Ma ci sono le condizioni?
«Assolutamente sì. Cambiare si può. Una gran parte dei fondani è stanca del sistema clientelare che vige a Fondi, un sistema dove il merito non è di casa, e che costringe tantissime persone ad abbandonare la città per cercare lavoro altrove. E poi stavolta il centrosinistra ha un candidato onesto, umile e preparato come Civita Paparello. Lo voglio sottolineare: è un'occasione unica».
Ma un conto è scrivere un articolo, tutt'altro amministrare una città...
«La politica è una mia grande passione. Già in passato mi sono impegnato a Fondi con il "Sud pontino Social forum". Era dopo il G8 di Genova, c'era un gran fervore nella società, riuscimmo a metter su molte iniziative interessanti. E anche a Roma - durante il secondo mandato del sindaco Veltroni - ho lavorato al Comune, nella presidenza del Municipio Roma IV. È lì che ho imparato a conoscere la macchina amministrativa».

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